lunedì 26 novembre 2007

ANTICO EGITTO

Visitare quella terra, vivere il sapore antico di una popolazione scomparsa da millenni, cosa può aver lasciato tutto ciò nella mia anima, nella mia mente ?
Sensazioni forti, emozioni vibranti.
Vedere coi miei occhi e stare accanto alle loro testimonianze sempre viventi, le quali ci giungono come doni ricevuti da una persona amata ma mai conosciuta, è qualcosa di indescrivibile.
Le domande nascono naturali ma queste non portano che a risposte mute, incomprensibili al nostro udito.
E' incredibile pensare a come sia potuta vivere una simile civiltà migliaia di anni fa.
E' incredibile pensare come fosse progredito il loro grado di sviluppo ai quei tempi.
E' incredibile pensare come sia scomparso tutto, così all'improvviso.
Non ci sono parole per descrivere cosa si prova visitando l'altopiano di Giza, sovrastati dalle tre tombe funerarie più imponenti della storia: Cheope, Kefren, Micerino, le quali devono la loro sopravvivenza nei millenni alla lora compagna
guardiana, la Sfinge.

Sentirsi come un piccola stella, al cospetto di una galassia, forse è questo il termine giusto di comparazione.
Non siamo davanti solo alla maestosità dell'opera in sè, ma a qualcosa che va ben oltre il materiale, siamo dinnanzi ad un'immensità più profonda e misteriosa, ad una Lingua che nessuno mai riuscirà a decifrare.
Una civiltà che sembra venuta da un pianeta diverso, personaggi, opere e storie mitiche, che ci lascieranno sempre a bocca aperta.
Il tempo può scalfire ogni cosa, ma l'immortalità di questo popolo rimarrà per sempre.

Una personale testimonianza ed un piccolo tributo per ciò che ho visto e per ciò che non dimenticherò mai.

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